Quando è possibile la Deroga AgID per gli obblighi di accessibilità digitale?

Se sei un soggetto privato (azienda, gruppo, organizzazione) o una Amministrazione Pubblica, possiamo aiutarti per valutare quali risorse digitali della tua organizzazione rientrano nei casi di deroga.


Accessibilità digitale quali sono le eccezioni e i casi deroga?


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Le norme sull’accessibilità digitale sono state estese già da dal 5 novembre 2022 a una serie di organizzazioni e operatori economici privati e dal 2025 verranno allargate a una platea più ampia di imprese che si rivolgono al grande pubblico, ma il legislatore ha previsto una serie di eccezioni e deroghe, che possono essere applicate per ridurre o procrastinare l’applicazione delle norme più onerose.


Eccezioni in base all’onere sproporzionato

Una delle deroghe più rilevanti riguarda “l’onere sproporzionato per l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili.” Se l’impresa può dimostrare che l’applicazione integrale delle norme di accessibilità digitale comporta dei costi troppo elevati o sproporzionati a carico del soggetto erogatore, sia che si tratti di oneri organizzativi , sia per quanto riguarda gli oneri finanziari, sia per le operazioni che pregiudicano la capacità dell’impresa di adempiere alle proprie funzioni.

Le Linee Guida sull’accessibilità degli strumenti informatici emesse dall’Agenzia per l’Italia Digitale specificano quali condizioni devono sussistere perché l’impresa o l’organizzazione possa legittimamente appellarsi all’esistenza di un onere sproporzionato. In particolare, AgID ha affermato che:

  • Un onere organizzativo eccessivo si verifica tenendo conto le dimensioni dell’impresa, la sua natura giuridica e le risorse del soggetto che le deve investire per rendere accessibili tutti i servizi offerti;
  • Un onere finanziario eccessivo si deve valutare considerando anche il rapporto tra i costi necessari per garantire la piena accessibilità e i benefici per le persone con disabilità;
  • Il pregiudizio per l’erogazione di servizi/informazioni si deve comprovare verificando l’effettiva incompatibilità delle soluzioni tecniche offerte e la piena accessibilità dei siti dove venissero completati tutti gli adempimenti richiesti.

Tuttavia i tempi necessari per lo sviluppo di un sito pienamente accessibile e la necessità di acquisire informazioni per garantire il rispetto degli obblighi non si possono considerare come onere sproporzionato.


Ulteriori casi di deroga in base ai formati ed alla data di pubblicazione

Secondo le Linee Guida di AgID l’onere sproporzionato può essere applicato anche alle seguenti tipologie di contenuti di siti web e app mobili:

  • Per la pubblica amministrazione: Allegati in formato di file pubblicati prima del 23 settembre 2018, a meno che non siano indispensabili per i processi amministrativi ancora attivi e relativi alle funzioni assolte dall’ente pubblico interessato;
  • Prodotti multimediali pre-registrati e pubblicati prima del 23 settembre 2019;
  • Prodotti multimediali basati sulla trasmissione in diretta;
  • Mappe e servizi di cartografia online, a patto che le informazioni essenziali siano fornite anche in modalità digitale accessibile per le carte per la navigazione;
  • Pubblica amministrazione: Contenuti prodotti da terzi che non sono né finanziati né sviluppati dall’ente pubblico interessato né sottoposti al suo controllo;
  • Riproduzioni storiche e culturali che non possono essere rese pienamente accessibili a causa dell’incompatibilità dell’accessibilità con la conservazione del pezzo in questione o con l’autenticità della riproduzione (ad esempio contrasto); oppure a causa della non disponibilità di soluzioni economicamente vantaggiose in grado di estrarre facilmente il testo di manoscritti o altri pezzi provenienti da collezioni del patrimonio storico-culturale per renderlo accessibile;
  • Contenuti ad accesso riservato o disponibili per un gruppo chiuso di utenti e non per il grande pubblico, pubblicati prima del 23 settembre 2019;
  • Archivi storici dei contenuti del sito web non più aggiornati o rielaborati dal 23 settembre 2019.

Soluzioni di accessibilità alternative

Nei casi in cui viene richiesta la deroga per onere sproporzionato, i fornitori dei servizi web dovrebbero comunque rendere i contenuti dei siti web e delle applicazioni mobili nella forma pià accessibile e deve essere fornita, come parte della dichiarazione di accessibilità, un'alternativa accessibile al sito web o all'applicazione mobile in questione.

Inoltre, insieme all'indicazione che il contenuto di un sito Web o di un'applicazione mobile è parzialmente inaccessibile a causa di un onere sproporzionato, va indicato il motivo per cui non è possibile renderlo accessibile, insieme a eventuali soluzioni di accessibilità alternative.

Conclusioni

L’adeguamento all’accessibilità digitale è un tema complesso difficile da affrontare senza l’aiuto di un esperto o di un partner preparato, abbiamo definito alcune ‘best practice’ che le aziende possono intraprendere per iniziare questo percorso in modo non necessariamente oneroso:

potete approfondire leggendo il seguente articolo: https://sitiaccessibili.it/blog/il-percorso-aziendale-verso-l-accessibilita-digitale

Per qualsiasi dubbio o necessità di chiarimento non esitate a contattarci, siamo felici di aiutarvi.

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Possiamo aiutarti per valutare quali delle tue risorse digitali rientrano nei casi di deroga.
Possiamo aiutarti ad iniziare per tempo un percorso di accessibilità digitale in azienda: una buona pratica per non trovarsi impreparati nel 2025

Per approfondire leggi anche:

https://sitiaccessibili.it/accessibilita-privati-agid

https://sitiaccessibili.it/servizi/formazione-conferenze-workshop-accessibilita